venerdì 25 luglio 2014

Terza skyppata e tanti sorrisi

E' da un'ora che saltello per casa e finalmente ho espulso tutta l'adrenalina dal corpo quindi riesco a stare seduta davanti al pc per scrivere questo post, ma giuro che mi dovevate vedere mentre ero super euforica e non riuscivo a stare ferma! Ho sorriso per tutta la durata della chiamata e continuo a sorridere tutt'ora!
Prima di skyppare ero stranamente molto agitata, anche se questa è la terza skyppata quindi non ne concepisco il motivo. Non dovrebbe essere facile oramai?
E vogliamo parlare del fatto che quando ho informato mia madre(quella vera, so che ci si può confondere co tutte ste madri) della imminente skyppata ho aggiunto:"Ma se dico di no? In questo momento nun me va de parlà inglese" mia madre mi ha guardato come se fossi pazza e mi ha risposto dicendo:"Sei consapevole che dovrai parlarlo per dieci mesi, giusto?"
Ma torniamo al dunque.
Ancora sto sorridendo. God, I'm pathetic!
Perchè sono così contenta? Perchè ogni volta che ci parlo o facciamo skype mi danno un'ottima impressione, mi sembrano così carine e socievoli, dicono sempre che mi aiuteranno e che mi divertirò("You're gonna have a blast!" Cit.) e ogni volta non fanno altro che accrescere la mia voglia di partire, che a dirvi la verità è già parecchio alta.
Mi hanno parlato della scuola, del fatto che l'exchange columbiana che hanno avuto quest'anno l'ha paragonata a quella di High School Musical e mi hanno raccontato che il primo giorno all'entrata ci saranno appese le bandiere delle nazioni degli exchange student e che quindi ci sarà anche quella italiana! Sono un pò stressata per la scelta delle classi ma ho chiesto all'hsister,Tara, di aiutarmi quindi spero vada tutto liscio e di non scegliere strane materie.
Poi mi hanno detto che mi aiuteranno ad aprire l'armadietto e qui io mi sono chiesta: ma sti armadietti che so', cassaforti? Ma torniamo a noi.
Ho scoperto che per andare in un altro stato devono richiedere un permesso all'associazione, non so se alla WEP o alla CHI, ma che alcune volte non lo fanno e cercano di tenere il viaggio un segreto *soffocano una risata malefica*
Già le amo.
Mi hanno detto tutto ciò parlando del fatto che prima di scuola vogliono andare in un centro commerciale in Indiana, uno stato al sud del Michigan, per fare shopping per scuola e qui hanno semplicemente confermato che sono le mie anime gemelle. Fare un viaggio di un'ora e mezza in un altro stato solo per fare shopping? Twin mates.
Poi ovviamente mia madre ha dovuto rovinare tutto parlando del fatto che non sono molto brava a cucinare e quindi di non aspettarsi molto, e io che lo volevo tenere segreto fino al mio arrivo, sapete, per dare un'aria di mistero.
Appena arrivo la mia hsister dovrà andare a lavorare e mi ha detto che potrò andare con lei. Fa la babysitter ai suoi cuginetti quindi non è nulla di impegnativo e oltretutto dice che questo mi aiuterà molto con l'inglese(soprattutto per imparare le parolacce. Parole sue!)
Mi hanno chiesto se ci fosse qualche posto in cui vorrei andare, e qui io dovevo fare la furba e dire cose del tipo Caifornia o Florida, ma per non fare troppo la gnorri ho detto solo Chicago e Detroit che stanno solo a poche ore di macchina. Accidenti a me.
Hanno anche nominato un certo ponte al nord del Michigan dove dicono sia bellissimo e che, addirittura, sia il più grande ponte degli Stati Uniti. Io non l'ho mai sentito nominare ma sono aperta per qualsiasi nuova esperienza e qualsiasi nuovo posto da visitare!
Abbiamo parlato anche del fatto che ogni weekend fanno qualcosa, come andare ai campfire o a fare snowboard e di questo sono davvero contenta perchè si sa che più uno ha qualcosa da fare e meno sente mancanza di casa.
E non sono mancate le domande un pò strane del tipo:"Avete mai incontrato il Papa?" Sì ovvio, ogni giorno, siamo amichetti; oppure:"Sai cosa vuol dire fare snowboard e sciare?" No vivo su Marte non ve l'avevo detto? Oppure:"Hai il football nella tua scuola?" A malapena abbiamo le sedie quindi ovvio che abbiamo il football!
Ma tutte queste domande non hanno certo diminuito il mio entusiasmo, anzi, mi hanno fatto morire dal ridere!

Comunque per ora penso sia tutto. Anche adesso che ho finito il post continuo ad essere gasata e non potete capire quanto per un exchange tutto ciò sia affascinante, come si può essere felici per così poco.
Adesso vado davvero.
Passo e chiudo

Federica

mercoledì 16 luglio 2014

Consigli per una valigia perfetta

C'è un metodo semplice e veloce per far accapponare la pelle ad un exchange student in meno di 3 secondi, ed è pronunciare le seguenti parole:"Fare La Valigia". Perchè noi exchange siamo pronti a partire per 6, 10 mesi, pronti a esplorare posti nuovi e a conoscere nuove persone, a imparare una nuova lingua e a conoscere una nuova cultura, ma tutti hanno in comune lo stesso strazio: la valigia.
Vi sembrerà una cosa stupida, ma selezionare tutti gli oggenti e gli indumenti a te cari da portare con te per molti e molti mesi e metterli in una valigia di soli 20 kg non è l'impresa più semplice del mondo.
Ma menomale che ci sono io, disposta a scrivervi una lunga lista di cose indispensabili e a darvi qualche semplice consiglio per sopravvivere a questa piccola impresa.
Iniziamo dalle cose essenziali.
Quanti chili ho a disposizione? Ovviamente questo cambia da agenzia aerea a agenzia aerea, ma normalmente si possono portare:
- 1 valigia da 20 kg(i più fortunati da 23, lucky you);
- 1 bagaglio a mano di 7 kg(i più fortunati anche da 10);
- 1 zaino o borsetta in cui dentro potete metterci poco o nulla, giusto il pc.

Ed ora ai consigli veri e propri, quelli che vi salveranno il vostro cosidetto "butt":
1. Fare una lista
Di certo non servivo io a dirvelo, comunque, fare una lista è super utile e vi farà risparmiare molto tempo. Io ne ho già fatta una che potete usare(spero di non essermi scordata nulla o mi verrete a cercare lo so)



2. Mettere tutta la roba che volete portare sul letto
Lo so che sembra strano, ma avere davanti ai vostri occhi TUTTA la roba che volete portare vi farà capire se state esagerando, se state portando troppi maglioni o poche mutande e via dicendo. Se vi ritrovate non solo con il vostro letto pieno, ma anche quello dei vostri genitori e quello di vostro fratello o sorella, vuol dire che dovete togliere un paio di cose. Giusto un paio.

3. Rimuovere tutto quello che non avete mai indossato negli ultimi 6 mesi
Sono sicura che, esattamente come me, voi abbiate quel paio di pantaloni, o quella maglietta, o quel paio di scarpe, che vi piacciono ma non si sa per quale assurdo motivo non mettete mai. Io ho un paio di jeans verdi che sono super fighi, quando li ho comprati ero gasatissima, e lo sono tutt'ora, ma non li indosso mai perchè non so con cosa abbinarli. Ecco, questi tipi di capi non li portate. Non iniziate a dire:"Ma magari stando in un altro paese...", "Magari lì trovo le giuste scarpe con cui abbinarli..." lo sappiamo tutti che è inutile, come non li indossate qui non li indosserete nemmeno lì, trust me.

4. Se siete indecisi se portare o no una cosa, non la portate
Semplice. Se siete indecisi vuol dire che non vi piace abbastanza, e quindi è inutile ingombrare spazio che potrete occupare con lo shopping che farete nul nuovo paese.

5. Utilizzate i sacchetti sottovuoto
Sono dei salva vita, quasi più utili del mascara e del lucidalabbra rimpolpante. Quasi.

6. Se vi scordate qualcosa, non stressatevi
E' inutile stressarsi, come ci sono dei centri commerciali in Italia, ci saranno anche nel paese in cui andrete.
Le unice cose da non scordarsi sono i documenti per partire come il passaporto e il ds 2019, perchè altrimenti raga, siete fottuti.

7. Cose da non portare altrimenti penseranno che siate dei terroristi
Io andando in America dovrò stare attenta a quello che porto perchè si sa, gli americani so' n'attimo strani, detta alla romana. Quindi attenzione a non portare:
- Cibo;
- Piante;
- Liquidi (al massimo 100 ml);
- Forbici per le unghie o lima appuntita (si possono mettere solo nel bagaglio che va in stiva);
- Medicine particolari (potete imbarcarle se portate una ricetta medica in inglese).

I think that's it! Dovrebbe essere tutto, se mi sono scordata qualcosa o se qualcosa è incorretta scrivetemelo in un commento.

Ciao ciao belli
-36
Federica

lunedì 7 luglio 2014

Come sopravvivere al consolato per ottenere il visto

Chi non muore si rivede!
Mancano poco meno di due mesi alla mia partenza e il tempo sta passando in modo strano, alcune volte troppo velocemente, ma la maggior parte delle volte in modo troppo lentamente.
Partirò il 21 Agosto, ancora non so i dettagli del volo, ovviamente, perchè la WEP è fatta così, il loro motto non è "Learn & discover the world!" ma "Accetta che riceverai tutto all'utimo momento!".
E così è successo anche con il visto. Mi hanno inviato tutti i documenti da compilare il 24 Giugno e due giorni dopo avrei dovuto inviarli compilati. DUE GIORNI DOPO. Questa è la vita di un exchange, che ci si può fare.
Altri aggiornamenti dopo due mesi che non scrivo? Mmm... ho comprato un nuovo pc! Così riuscirò ad aggiornare in America, o almeno si spera. Scuola è ufficialmente finita da più di tre settimane, ho ottenuto 7 crediti e ho, tristemente, salutato i miei compagni alla cena di classe. Mi mancheranno, strano ma vero!
Ma torniamo al 7 Luglio e all'appuntamento in consolato.
Come sempre mi sono divertita molto e ho conosciuto tanti weppini carini, ma parliamo di cose serie per una volta: come si svolge il rilascio del visto?
Iniziamo dicendo che potete vestirvi come vi pare e potete portare la borsa perchè ve la fanno passare sotto al metal detector. Il cellulare lo lasciate al referente weppino che vi aspetta davanti al consolato.
Appena arrivi dai il nome alla tipa weppina che segna i presenti e aspetti il tuo turno. Quando ti chiamano entri e come già detto ti controllano la borsa(guardandoti male). Entri in un altro edificio e aspetti ancora in fila. Poi dai le miliardi di carte che hai e il passaporto. Poi aspetti ancora, e poi c'è il colloquio che è la cosa più semplice del mondo. Mi hanno solo chiesto:"Where will you go?" e in che parte del Michigan vado dato che è parecchio grande. Fine. Done. Spiegatemi il senso. Passi più tempo a compilare tutte le carte che ti inviano nei giorni precedenti che al consolato.
Ma menomale che con i weppini non ci si annoia mai! Certe figure lasciamo stare... non sapevo da dove entrare, da dove uscire e quando il tizio mi ha detto che dovevo fare le impronte digitali della mano sinistra ho fatto il segno di Katniss, e ve ne ho dette solo alcune!

Il prossimo post probabilmente sarà quello sulla valigia pochi giorni prima della partenza! Non vedo l'ora, manca così poco che voglio semplicemente arrivare lì e farla finita con tutta questa attesa.

See ya around
Federica