sabato 21 aprile 2018

Consigli per l'Erasmus

Come funziona sto coso? Che è che devo fare?
Ah, sisi.

Bella rega! Ero molto indecisa se scrivere questo post o no calcolando che questo blog è stato creato per immortalare la mia esperienza exchange e nient'altro, ma uno dei principali motivi per cui ho iniziato a scriverci è perchè volevo dare consigli e aiutare chi si sarebbe trovato in futuro in situazioni simili alle mie. Vi ricordate il post sul colloquio di selezione per entrare alla WEP? Ho pensato di fare una cosa simile ma sull'Erasmus. Ci sta no? Quindi ecco a voi tutto ciò che c'è da sapere sull'Erasmus: come scegliere la meta, come trovare gli esami, come avere un buon punteggio in graduatoria e molto altro.
Prima di iniziare, però, devo darvi a little background di cosa faccio e cosa non faccio dato che è dal lontano 2016 che non scrivo su questo blog.
Dopo aver lasciato il magnifico Michigan(<3), sono tornata alla noiosa vita di sempre, senza armadietti a scuola o Starbucks dietro l'angolo, e mi sono diplomata. Fin qui tutto regolare. Adesso studio Business Administration & Economics a Tor Vergata a Roma, sto al secondo anno e ovviamente non mi sono fatta scappare l'opportunità di partire di nuovo, vivere in un altro posto e fare un'esperienza simile a quella fatta in quarto liceo.
Questa introduzione sta diventando un pò troppo lunga lo so, ma prima di iniziare con le cose utili devo fare alcuni desclaimer che sennò non ce capite na mazza: ogni università è diversa, quindi il modo in cui ci si "iscrive" all'Erasmus, il modo in cui si viene scelti e il modo in cui si scelgono le mete cambia da università a università quindi alcuni di questi consigli potrebbero esservi utili mentre altri per nulla.

Come funziona a Tor Vergata(o anche chiamata Tor Vergogna):
Da noi si fa una graduatoria(dopo vi spiegherò come) e, partendo dal primo, si chiamano le persone in ordine e ognuno sceglie la meta in cui vuole andare. Questo implica che le mete più ambite verranno prese dai primi in graduatoria e più in basso in graduatoria stai e più ti devi "accontentare" di quello che rimane. Da noi ci stanno centinaia di mete, quindi a partire si parte sicuro, il problema è dove capiti(che poi parlo io che sono stata 10 mesi in Michigan).

Ma bando alle cancie, iniziamo.

COME ESSERE IN ALTO IN GRADUATORIA:
Da noi funziona così: per fare la graduatoria si prende la tua media, la moltiplichi per i crediti degli esami che hai dato solo al primo anno e dividi tutto per l'anno in cui ti sei immatricolato.
Questo ti darà un punteggio(duh). Come avere un punteggio alto in modo da stare alti in graduatoria? La cosa che sto per dirvi è in realtà una chicca di cui in pochi sono a conoscienza, che ci crediate o no. Quindi ascoltate bene. Anzi, leggete bene.
CREDITI, CREDITI, CREDITI. I crediti contano molto di più della media, quindi siate furbi: cercate di dare tutti gli esami del primo anno e di non rimanere indietro, ma oltre ciò, una cosa fondamentale da fare è o anticiparsi un esame o, se giustamente non riuscite essendo una cosa abbastanza complicata, fare una o due extra activity che vi danno dei crediti extra.
Io al primo anno ho seguito un seminario sull'economia sostenibile e dopo aver scritto e consegnato un saggio sugli argomenti trattati a lezione, mi hanno dato 3 CFU. Possono sembrare pochi, ma in realtà ti fanno salire di classifica di circa 30 posti(se senza i crediti sareste stati 90esimi, con i 3 CFU in più sareste 60esimi, per farvi capire).
Quindi se state al primo anno, la cosa migliore da fare è riuscire a seguire una extra activity al primo semestre e una al secondo. Il podio sarà vostro!

LE CERTIFICAZIONI DI LINGUA AIUTANO:
Una cosa che ho notato il giorno in cui ho scelto la meta è che le mete che richiedono una certificazione di lingua vengono scelte di meno.
Vi spiego: alcune università straniere richiedono ai futuri studenti Erasmus una certificazione della lingua, tipo in Spagna spesso richiedono il B1 di Spagnolo, in Germania l'A2/B1 di Tedesco e così via.
Purtroppo(o fortunatamente, dipende da voi) il 99% delle mete richiedono l'Inglese, quindi se non avete nulla che certifichi il vostro livello di inglese (consiglio di avere minimo il B1, ma molte richiedono il B2) dovreste alzare il culetto. Molte uni offrono il Centro Linguistico d'Ateneo(CLA) dove prendere certificazioni di qualsiasi lingua, quindi se non avete l'Inglese o se volete prendervi lo Spagnolo o il Tedesco perchè volete andare in Spagna o in Germania, quello è il posto per voi.
Per esempio da me l'università di Siviglia richiede il B1 di Spagnolo(che io non ho ovviamente) quindi non l'ho potuta prendere in considerazione come meta, anche se è una città bellissima, ed in più è rimasta come meta da scegliere fino all'ultimo in graduatoria appunto perchè non molti hanno queste benedette certificazioni. Riassunto: certificazioni di lingua are life.
Detto ciò io avevo solo la certificazione Inglese e sono comunque riuscita a scegliere una bella meta spagnola, quindi se proprio non riuscite ad ottenerne una non disperate, everything will be fine.

CHIEDETE E INFORMATEVI A COSTO DI SEMBRARE STALKER:
Spesso per molte mete viene scritto che un certo livello di lingua è richiesto, ma in realtà è solo raccomandato.
EMAIL, EMAIL, EMAIL.
Inviate email al vostro coordinatore di corso, al capo del programma Erasmus, alla università in cui vorreste andare, al Papa, a Mattarella, al vostro cane, a tutti. INFORMATEVI. Perchè spesso certe informazioni sono sbagliate o datate e quindi può capitare che scartiate una meta perchè il coordinatore dell'erasmus vi voleva fare uno scherzetto dicendovi che il B1 in Spagnolo è obbligatorio mentre in realtà è solo fortemente raccomandato. Alzate il dito medio al coordinatore dell'Erasmus che cerca di fregarvi: he's messing with the wrong kid.

COME CAPIRE QUALI ESAMI PUOI DARE QUANDO STAI FUORI:
Questo passo è purtroppo fontamentale a meno che tu non voglia andare in Erasmus a dormire e drogarti solo. Molti scelgono la meta senza aver visto quali esami sono disponibili e quali corrispondono a quelli italiani. Non tutte le università hanno gli esami che devi dare tu, perchè ovviamente ognuno ha un corso di studi diverso: c'è chi al terzo anno deve ancora dare microeconomia, c'è chi ha 3 esami indietro, c'è chi invece sta messo bene e sta in pari. Quindi dovete INFORMARVI.
Prima cosa da fare è scriversi la lista di tutti gli esami da dare nell'anno in cui dovreste partire. Poi iniziare ad andare sul sito di ogni università straniera e vedere quali esami corrispondono. Spesso molti hanno nomi diversi ma sono la stessa cosa, oppure hanno lo stesso nome ma sono completamente diversi, quindi state attenti. Durante questa procedura vi può aiutare il coordinatore del vostro corso che è sicuramente più sveglio di voi (senza offesa) quindi diventate amichetti e iniziate a vivere nel suo ufficio.
Vi ci vorranno i paio di giorni per trovare gli esami e scartare le mete in cui non ci stanno esami quindi don't give up dopo un'ora di ricerca.

CHIEDETE IN GIRO:
Prima di partire per l'America passavo ore a leggere i blog dei passati exchange student, a fare loro domande e a capire il più possibile cosa aspettarmi e come vivere al meglio l'esperienza. Così ho fatto anche per l'Erasmus. Purtroppo non ho trovato chissà quanti blog sull'argomento, così sono passata a stalkerare le persone su Linkedin. Se scrivete il nome dell'università straniera in cui vorreste andare su Linkedin, trovete tutte le persone in cui ci sono state per l'Erasmus. Scrivetegli e diventate amici anche con loro! Un altro posto dove trovare feedback su questa esperienza è la vecchia graduatoria erasmus della vostra uni. Normalmente le rendono pubbliche e poi le lasciano online fino all'anno dopo quando esce la nuova graduatoria. Cercatela e iniziate a stalkerare su Facebook le persone che sono partite, scrivetegli e fatevi dare qualche buon consiglio (nessuno vi darà consigli fantastici come i miei, ma fa niente).


Eeeee questo è quanto! Ora manca rivelarvi la mia futura meta, la città in cui passerò altri 10 fantastici mesi della mia vita, esattamente come è successo in Michigan. 10 mesi di qua, 10 mesi di là, piano piano mi faccio tutte le nazioni del mondo (magari).




VALENCIA BABY!!!

Non c'era altro posto in cui mi vedessi, la Spagna mi chiamava. Dopo 10 mesi al gelo in Michigan me li sono meritati questi 10 mesi al caldo, che dite?
La paella, la sangria, il mare, l'arte... stay tuned per altre storie di Federica in giro per il mondo che fa figure di merda.

Adesso vi saluto davvero, per qualsiasi cosa sapete dove trovarmi.
HASTA LA VISTA AMIGOS!


Federica

martedì 16 febbraio 2016

Italy is a fu****g joke

Ancora mi ricordo le sensazioni che ho provato quando ho messo piede sul suolo italiano a Giugno alla fine del mio exchange year: felicità, speranza, sollievo, entusiasmo. Ancora mi ricordo di come ero felice quando potevo uscire e prendere la metro o l'autobus e andare dove mi pare, perchè questa libertà in America non l'avevo. Ancora mi ricordo quando parlavo con i miei amici per ore e ore senza dover spremermi le meningi e farmi venire un mal di testa, perchè in America dovevo parlare un'altra lingua e quindi concentrarmi di più. Ancora mi ricordo quando sono uscita il primo sabato sera da quando ero tornata qui in Italia e mi sono bevuta uno shottino, perchè in America non si può bere fino ai 21, e se possono bere lo fanno a casa loro durante una festicciola con 3 persone. Vi starete chiedendo perchè mi sto accanendo così tanto verso gli Stati Uniti. Non vi preoccupate, ne ho anche per l'Italia.
Perchè se in questo momento state fuori dall'Italia, in una qualunque parte del mondo, probabilmente l'Italia vi manca, e vi capisco, mancava anche a me, ma lasciate che vi rinfreschi la memoria. Vi ricordate la tristezza nell'entrare ogni giorno in una scuola con i muri e i soffitti che cadono a pezzi? Vi ricordate dei professori che entrano in classe arrabbiati senza un motivo apparente? Vi ricordate i voti gonfiati che i prof danno a chi non se lo merita, perchè se ti abbassano il voto è per spronarti, ma se lo alzano a chi non studia cos'è, stupidità e basta? Non so quanto senso abbia davvero questo post, ma so una cosa: in qualsiasi universo, mondo, paese, città voi siate, ci starà sempre qualcosa che non va, che non vi starà. Ricordo quando stavo in America e notavo tutti i difetti degli americani: il cibo grasso pieno d'olio, i mezzi pubblici inesistenti, le loro amicizie superficiali, per non parlare delle loro relazioni. E ricordo di come alcune volte mi mancava l'Italia, quando ripensavo alle fantastiche lasagne di mia madre, alle serate in discoteca passate a ballare e a cercare di rimorchiare(anche se non mi riesce mai), al sole sempre in cielo e ai parchi dietro casa. Mentre ora che sono in Italia rimpiango i pochi pregi americani: lo shopping fantastico, le scuole perfette, i voti giusti. Ma diciamoci la verità, ci starà sempre qualcosa di cui lamentarsi. E che l'America è così, e che l'Italia è colà. Leggendo alcuni post sul gruppo degli weppini che sono partiti quest'anno, noto molti post negativi. La cosa è totalmente normale, non fraintendetemi, ma voglio lanciare un consiglio a chiunque sia qui per coglierlo: non partite aspettandovi la perfezione. Non partite aspettandovi l'anno più bello della vostra vita. Non lo sarà. Perchè mentre sarà l'anno delle avventure, delle scoperte, delle amicizie, sarà anche l'anno delle delusioni, della malinconia, della solitudine. Quando salite sull'aereo per il "Nuovo Continente" non vi scordate dell'Italia, con i suoi pochi pregi e infiniti difetti.
Ho deciso di scrivere questo post dopo aver ricevuto la pagella di primo quadrimestre, e so che quello che sto per dire vi suonerà stupido e immaturo e se volete pensatelo, in teoria questo è un paese libero, in teoria. Ma quello su cui voglio farvi soffermare è il fatto che dopo aver letto i miei voti, voti che sinceramente non sono nemmeno poi così male, sarò onesta, ho iniziato a riflettere di come in America quando vedi i voti finali, non sei sorpreso dal vederne uno abbassato o uno alzato ingiustamente, semplicemente perchè in America queste cose non succedono. Il voto che hai è quello che ti meriti, punto. Su questo gli americani sono da invidiare. Così ho iniziato a pensare, ma perchè l'Italia è così indietro? Perchè mi devo trovare in situazioni in cui persone che non sanno nemmeno coniugare il verbo essere in Inglese, in pagella hanno il mio stesso voto? Capisco che non dovrebbe fregarmi, ma onestamente? Eccome se mi frega. A voi spetta decidere se l'Italia dovrebbe continuare con queste ingiustizie, perchè adesso stiamo parlando di cose futili come i voti a scuola, ma vogliamo parlare di politica? Di sanità? Di leggi? Meglio di no.

P.S. Sì, sono incazzata.

venerdì 19 giugno 2015

40 Differenze tra l'America e l'Italia

E' vero che ogni nazione ha i suoi pregiudizi: gli Inglesi sono sporchi, gli Americani sono grassi, ai brasiliani piace fare festa ecc. molte cose spesso sono false e troppo generali, ma altre, molto spesso, sono indubbiamente vere. E dato che ho passato parecchi mesi nella terra "del diabete e del colesterolo" volevo smentire, o confermare, alcuni di questi pregiudizi.
Desclaimer: gli Stati Uniti è una nazione mooolto grande, e ogni stato al suo interno è diverso dall'altro, quindi non tutte le cose elencate successivamente possono essere riscontrate in ogni stato americano.
Hope you enjoy it

1. L'aria condizionata è ovunque. Avrete sempre freddo, sia che stiate in Michigan che in Florida. Ovunque.
2. Non esiste un piatto americano. Loro hanno piatti di ogni etnia del mondo. E la maggior parte delle volte non sono assolutamente come nel paese d'origine(come nel ristorante "italiano" in cui sono andata. Di italiano aveva solo il nome)
3. Non bevono mai l'acqua. Solo bibite gassate.
4. Hanno portabicchieri ovunque. In macchina, sul divano, sulle sedie in giardino. Ci manca  che li abbiano anche sul water
5. Non hanno la nostra stessa cura per la casa. La puliscono molto meno spesso di noi.
6. Si fanno una doccia e si lavano i capelli ogni giorno
7. Bandiere americane ovunque. E devono anche essere pulite e ordinate o si arrabbiano di brutto
8. Devi sempre dare la mancia. Sempre
9. "Oh guarda costa pochissimo!" Senza le tasse però...
10. C'è la polizia ovunque
11. Sono molto attenti al limite di velocità
12. Le strade sono enormi anche nei paesini
13. Tutto è enorme
14. Non esistono i piatti fondi
15. Non esistono i fogli a quadretti
16. L'uva e il cocomero non hanno i semi(la cosa più bella al mondo)
17. Gli americani sono molto più religiosi di noi, quindi molti oltre ad andare in chiesa ogni Domenica, non credono al Big Bang
18. Devi dare una mancia del 20% praticamente ovunque tu vada a mangiare
19. Le loro macchine sono tutte automatiche e non fanno la frizione, quindi imparare a guidare è molto più semplice(almeno secondo me)
20. I loro voti sono A, B, C, D e F ma è molto semplice ottenere una A, non come in Italia che devi sudarti anche solo un 6
21. Twitter va parecchio di moda
22. Vanno a scuola vestiti nei peggio modi, in tuta, in pigiama ecc. però anche se sembrano dei barboni indossano comunque tutte cose di marca
23. Quasi tutti a scuola sono fidanzati
24. Le ragazze hanno sempre i capelli perfetti, anche se vanno a scuola in tuta
25. Se ti beccano a copiare sei fottuto
26. Mi dispiace dirlo, ma sono abbastanza ignoranti per quanto riguarda la geografia, una volta mi hanno chiesto se Parigi era in Italia...
27. I professori sono molto più professionali, non si lamentano ogni 5 secondi e non ti dicono la storia della loro vita. Questo non significa che non siano simpatici, anzi!
28. Nei ristoranti italiani non mangi vero cibo italiano, in poche parole di italiano c'è solo il nome
29. Il loro senso dell'umorismo è diverso, noi italiani scherziamo su molte più cose e utiliziamo molto di più il sarcasmo
30. Molti posti hanno il drive thru
31. Pranzano alle 11/12 e cenano alle 4/5
32. Nelle piccole cittadine non hanno discoteche, ma in generale andare a ballare e ubriacarsi come facciamo noi(diciamoci la verità) non è una cosa che fanno
33. Se vai bene a scuola o se fai uno sport ti danno dei riconoscimenti a fine anno, ma in generale per qualsiasi cosa positiva che fai ti danno un riconoscimento
34. Le persone a scuola sono molto più gentili che in Italia, però sono anche molto più doppia faccia di noi. Noi tendiamo a dire quello che pensiamo di più
35. Prendono la macchina per andare ovunque, anche se potrebbero camminare
36. Quando vai nei ristoranti se non mangi tutto quello che hai ordinato ti danno una "box" dove puoi mettere il cibo dentro e portartelo a casa
37. Poi però il cibo che portano a casa dai ristoranti non lo finiscono di mangiare mai
38. Molti teenager iniziano a lavorare a 15 anni
39. Si portano sempre una borraccia in giro
40. Non devi comprare i libri a scuola, te li danno loro

Sicuramente ce ne staranno altri cento che non mi vengono in mente, se siete passati exchange che ne hanno un paio da aggiungere commentate e le aggiungo!
Ciao ciao belli

Federica

sabato 13 giugno 2015

If I am not an exchange student anymore, who am I?

Ed eccoci qui, alla fine di questo anno, alla fine di questa avventura. Scrivere questo post mi distrugge il cuore, perchè mi ricordo ancora quando ho scritto il mio primo post riguardo al colloquio di selezione, più di un anno fa. Così tante cose sono cambiate da allora, e spero di essere cambiata anche io, perchè se non sono cambiata, che senso ha avuto questo anno? Ancora non so chi sono, e cosa voglio, ma ho imparato molto riguardo a me stessa, cose che mi piacciono e cose che preferirei non aver mai imparato, ma se non ti metti in gioco, come fai a vincere?
In quest'ultima settimana sono successe parecchie parecchie cose, cose che non mi aspettavo sarebbero successe.
Iniziamo da due giornate in cui mi sono divertita da matti: Lunedì scorso con due amiche, Sam e Kayla, e la mamma di Kayla, siamo andate a Chicago, ed è stata una giornata fantastica. Era la seconda volta che sono andata a Chicago quindi già avevo visto le parti turistiche, e ovviamente loro sono state a Chicago miliardi di volte, quindi siamo semplicemente andate in giro a fare shopping, cosa che ogni ragazza ama fare, let's be real. Ma la parte più bella è stata quando siamo andate a cena in questo posto, come dire... singolare. Praticamente in questo ristorante tutti sono maleducati e per niente gentili con te. Del tipo il cameriere ci ha preso in giro per il cibo che abbiamo ordinato e quando abbiamo finito di ordinare ci fa:"Torno con il vostro cibo se mi va". Oooookay man. Poi quando abbiamo finito di mangiare il cameriere ha scritto su dei cappelli fatti di carta delle cose imbarazzanti. Del tipo il cappello di Sam diceva:"Mi mangio le mie caccole", o quello di Kayla diceva:"Sono più facile del Communiy College". Il mio diceva:"Faccio sesso solo in America" perchè il tipo sapeva che ero straniera dal mio accento. Argh, odio il mio accento.
Ma la giornata più divertente in assoluto, forse una delle più divertenti di tutto l'anno, è stata Giovedì, quando con altre 3 amiche, Tiffany, Amber e Jerrica, siamo andate a Michigan's Adventure, un parco divertimenti con montagne russe e un piccolo parco acquatico. Giuro, non mi sono mai divertita così tanto in vita mia. Amo andare sulle montagne russe e con loro è stato semplicemente spettacolare. Siamo andate su una montagna russa una cosa come 10 volte di seguito, abbiamo passato così tanto tempo solo su questa montagna russa che alla fine chiamavamo il tipo che lavorava lì di nome. "Hey Chad puoi aiutarci?". Voglio un'altra giornata come quella!
Ma purtroppo tra queste bellisime giornate ci sono state un paio di giornate che preferirei scordare. Non so nemmeno se voglio scrivere tutti i dettagli perchè la situazione mi mette davvero troppa tristezza. Se non sbaglio era Martedì, e stavo parlando alla mia hostsister del fatto che volessi spedire un pacco con una parte dei miei vestiti perchè la WEP mi aveva detto che spedire era meno costoso che portare un'altra valiga, così lei si informa su internet e mi dice che non è vero. Chiamo Delta e pratiamente mi dicono che Tara ha ragione, però io comunque preferivo spedire la roba perchè avere troppe valigie sarebbe stata una rottura. Così lei inizia a urlare che ha ragione e non mi ricodo nemmeno che altro, e dopo che io le dico che non c'è bisogno di urlare, lei mi urla che non vedono l'ora che me ne vada e che mi comporto come una tredicenne. Del tipo tel'ho chiesto? Io amavo la mia host family, sicuramente ci sono stati dei momenti in cui abbiamo litigato, si sa che nessuna famiglia è perfetta, però sinceramente secondo me loro hanno scelto di avere un exchange student per la ragione sbagliata: perchè si sentivano sole. E per carità, mi sono divertita con loro e sarò sempre grata per tutto quello che hanno fatto per me, e se mai verranno a Roma potranno stare con la mia famiglia e le porterò in giro per la città, però non sono fatte per essere una host family, non capiscono che questa è un'esperienza in cui non puoi sprecare occasioni, in cui noi exchange student vogliamo semplicemente divertirci e non preoccuparci più di troppo, non stare sempre sull'attenti e dover essere perfetti ogni secondo della giornara, perchè è così che io mi sentivo ogni tanto, come se volessero che fossi perfetta, che non dicessi mai la cosa sbagliata, che non facessi mai nulla di imbarazzante.
E anche dopo aver detto tutto questo, ancora non rimpiango nemmeno un secondo di questa esperienza. E' stato un anno spettacolare, appena torno avrò così tante cose da raccontare alla mia famiglia e amici che non saprò nemmeno da dove iniziare. Ora sono a Detroit, tra poco dovrò imbarcare per Francoforte, 8 ore e mezza sull'aereo. Ah, che bellezza.
Tornando a parlare di quest'ultima settimana, l'ultimo giorno, Venerdì, era il compleanno di Tara, quindi abbiamo avuto una piccola festicciola con nonni e nonne, e dopo sono andata ad una festa "a sorpresa" che le mie amiche mi hanno organizzato. Ho scritto a sorpresa con le virgolette perchè in teoria doveva essere a sorpresa ma alla fine me l'hanno detto, ma è stato comunque bellissimo. Susan non mi ci voleva far andare perchè diceva che avevo bisogno di andare a letto presto, però il mio softball coach è passato a casa e l'ha convinta.
Oddio, ci sono due tipi seduti vicino a me e uno ha appena chiesto all'altro se era un exchange student e lo sono. Ah, le coincidenze. Gli ho appena chiesto di dove sono e uno è della Germania e l'atro è italiano! Il tedesco se n'è appena uscito:"So una parola in italiano: cazzo!". Ma io mi chiedo, perchè dobbiamo essere conosciuti in questo modo, perchè?
E niente, questa era la mia ultima settimana negli Stati Uniti, non so più che dire, non voglio finire questo post. Don't worry tho, non penso sarà l'ultimo che scriverò, stavo lavorando su uno riguardo le differenze tra l'Italia e gli U.S.
Vorrei semplicemente dare un paio di consigli ai futuri exchange, perchè so che non è semplicemente non avere nessuna idea di come il tuo anno andrà: don't worry, just be happy, in qualsiasi paese voi andiate, aprite le mente, accettate tutto, fate amicizia anche con persone che non sembrano cordiali, provate ogni cibo, fate tutto quello che potete, perchè è così che si creano storie e avventure. Provate uno sport che non avete mai provato, prendete una materia che non sembra interessante. Siate gentili anche quando non siete nell'umore, sorridete più che potete, fate miliardi di foto. Il vostro anno, o semestre, non deve essere perfetto, deve semplicemente essere divertente, e memorabile. Non passate troppo tempo in contatto con l'Italia, le persone importanti staranno lì ad aspettarvi anche quando non gli scriverete ogni giorno.
Il giorno dopo
Sto scrivendo il giorno dopo essere arrivata, il 15, per darvi le prime impressioni sulla mia vecchia vita: è strano. Casa è strana, parlare italiano è strano, essere libera e non avere regole è strano. Una volta arrivata a casa ho trovato uno striscione davanti la porta di casa, palloncini in salone, lasagna e torta per cena. E' stato meraviglioso. Abbiamo riso, preso in giro gli americani e parlato di tutto e di niente. Le mie due migliori amiche sono venute all'aeroporto con i miei quindi anche loro sono venute a casa con noi e ovviamente mentre mangiavamo abbiamo iniziato a sparlare dei miei compagni di classe e di scuola in generale. It feels good guys, it feels so damn good. Verso le 11 ero esausta così dopo una bella doccia sono andata a letto, e volete sapere quando mi sono svegliata il giorno dopo? ALLE 17:30. Ho dormito una cosa come 18 ore! Che spettacolo. Ma la parte più bella è stata quando ho aperto gli occhi mia madre era in camera mia e dato che in teoria lei doveva stare a lavoro le ho chiesto che ci faceva lì, ma inutile dirvi che gliel'ho chiesto in inglese, e lei mi ha dovuto ricordare che ero in Italia. E' una sensazione strana ma bellissima allo stesso tempo, penso di essere un pò homesick degli Stati Uniti, ma per ora sono contenta di stare a casa, lo sapete, casa è sempre casa.
Adesso è davvero tutto, grazie a tutti quelli che hanno letto i miei post durante quest'ultimo anno, sappiate che se siete un futuro exchange potete scrivermi quando volete e bombardarmi di domande, anche io ero così, ci passiamo tutti.
Have a wonderful life!



















Federica

domenica 31 maggio 2015

Swing Out, Graduation & Compleanno

Inutile dire che essere diciottenne è fantastico, tutto cambia, ti senti matura e indipendente, sei pronta a vivere la tua vita da adulto, puoi fare così tante cose... cazzata. Essere diciottenne è esattamente come essere diciassettenne, l'unica differenza è che puoi guidare, oh wait, non posso fare nemmeno quello! Argh. Ma a parte gli scherzi, forse essere diciottenne non ti cambia la vita, ma almeno hai la scusa per festeggiare. Fino ad una settimana prima del mio compleanno non avevo nulla di programmato perchè non mi piace molto avere feste, ma dato che apparentemente avere 18 anni è una cosa abbastanza figa, mi sono sentita in dovere di organizzare una piccola festicciola, così ho invitato un paio di amiche per un falò. Il giorno dopo ho festeggiato con la host family, quindi nonne e nonni sono venuti ed è stato davvero carino. Ma tutti questi festeggiamenti sono avvenuti due giorni prima del mio compleanno, così il vero giorno del mio compleanno ho chiesto a due amiche di uscire con me e siamo andate in spiaggia. Ovviamente era nuvoloso e non c'era praticamente nessuno in spiaggia, ma ci siamo divertite comunque. Dato che ora sono diciottenne c'è stato un momento in cui ho pensato:"Hey, posso farmi un piercing!" ma poi ovviamente mi sono ricordata che la WEP e la CHI lo vietano, quindi grazie per distruggere in miei sogni WEP, grazie tante. In realtà io amo la WEP però giuro tutte le regole che ho sono così snervanti! Tipo ieri c'è stata una festa super figa a casa di uno e indovinate chi non è andata? Exactly, me. Gosh dang it.
Ma passiamo a parlare di un argomento che mi intristisce anche solo a pensarci: fine della scuola. School is ended, and so my social life. Just kidding, but seriously tho, I used to do so many things: school, softball, friends... now I watch youtube videos all day. Perchè il punto è che noi dell'ultimo anno abbiamo finito scuola, ma tutti gli anni ancora vanno. Ah ah, sfigati! E quindi la maggior parte dei miei amici sono occupati con scuola e compiti... cosa che non mi manca per niente, se devo essere sincera l'unica cosa che mi manca di scuola è parlare con le persone, lamentarsi dei prof, salutare gente per i corridoi... quanto mi mancherà la scuola americana, nemmeno voglio pensarci.
Anyways, dato che abbiamo finito scuola, il 17 Maggio c'è stato Swing Out, e il 29 Maggio c'è stata la graduation. Swing Out è abbastanza inutile, l'unica cosa che si fa è dare le scolarships a chi le ha vinte e guardare una slide show con foto di tutti i seniors e didascalie che ti informano dei nostri programmi futuri. Inutile dirvi che tra poco mi sono messa a piangere quando ho letto che il mio programma è quello di tornare in Italia e fare un altro anno di liceo. Che sfigata.
Graduation è stata okay, come nei film americani ma allo stesso non proprio. Non tutti hanno lanciato i cappelli in aria e non ci sono stati quei discorsi super fighi che ti fanno rabbrividire e pensare al futuro.
Ho già iniziato a fare la valigia, e ovviamente ho dovuto compare un'altra valigia perchè con tutta la roba che ho comprato ne avevo assolutamente bisogno. Perchè ho portato così tanta roba dall'Italia, perchè?
E niente, ho due settimane rimanenti e la cosa è surreale, non sono pronta a tornare ma allo stesso tempo c'è una minuscola parte di me a cui sta bene tornare, essere libera da tutte queste regole e essere di nuovo me stessa.
Bella regà, ci si becca.






Federica

lunedì 11 maggio 2015

Prom night baby!

Eh già, finalmente sono andata al famoso Prom, la serata di cui tutti parlano costantemente, la serata dove tutto deve essere perfetto. E in un certo modo lo è stato. La giornata è iniziata quando mi sono svegliata alle 8:30 per andare a farmi le unghie. ALLE 8:30. Ah, life, what a struggle. Non so come ho trovato la forza. Ma comunque, dopo essere tornata a casa, ho iniziato subito a farmi i capelli. Io sono una persona che normalmente non si stressa troppo per queste cose, sono molto una vivi e lascia vivere, ma grazie alla mia host mom, prepararmi per il prom mi ha stressato parecchio, perchè lei mi ha detto che tutto deve essere perfetto: capelli, make up, unghie, accessori, tutto. Devi avere i capelli tirati all'insù, il make up in un certo modo, gli accessori di un certo colore ecc ecc.
Ma io, a differenza di molte persone, non ho prenotato per farmi fare i capelli o il trucco dal parrucchiere, quindi mi sono dovuta fare tutto da sola, e la cosa non è stata nemmeno un grosso problema perchè io amo truccarmi e farmi i capelli, ma come vi ho detto la mia host mom mi ha fatto salire un'ansia assurda dopo che per l'ottantesima volta mi ha ripetuto che tutto deve essere "perfetto". Ma cosa vuol dire perfetto? La cosa che ho notato è che agli americani interessa molto cosa gli altri pensano, ma per tutti i futuri exchange vi dico una cosa: fregatevene. Perchè mentre state ballando con tutta l'energia che avete in corpo, circondati da gente che conoscete ma che allo stesso tempo non conoscete poi così tanto, fidatevi che non vi fregherà nulla se i vostri capelli non sono "on point" come dicono qui, o se non state indossando il giusto vestito o le giuste scarpe. Fregatevene! Homecoming, Snowcoming e Prom sono probabilmente state le serate più divertenti di quest'anno, e non perchè tutto era fantastico e perfetto, I mean, sono andata all'homecoming con un tipo che non sapeva per niente ballare, allo snowcoming con amici, e al Prom con un'amica, dopo che la gente mi guardava strano perchè avevo chiesto ad una femmina di andare con me. Quindi andate, divertitevi e ballate fino allo sfinimento, perchè quelle sono le serate che vi ricorderete per sempre.
E come al solito ho divagato. Ecco perchè sono un'orribile blogger. E vorrei così tanto scrivere più di una volta al mese! Ma proprio non ne ho il tempo.
Comunque, tornando al Prom. Con i miei amichetti siamo andati a cena, cazzeggiato un pò in macchina perchè non volevamo andare troppo presto, commentato e giudicato gli altri per come si sono vestiti, e una volta entrati ci siamo scatenati come pazzi, del tipo che 3 ore sono passate in 5 minuti, nemmeno sto scherzando.
Dopo Prom c'è stato il Post-Prom, non so se è una cosa che fanno ovunque, ma comunque per chi non sapesse cos'è, semplicemente dopo il prom tutti prendono un bus per un posto che nessuno conosce, non ci dicono dove andiamo finchè non siamo lì. L'anno scorso era allo skydeck, ma quest'anno è stato a scuola, e quindi tutti si sono lamentati perchè è la prima volta che l'abbiano fatto a scuola, ma secondo me non è stato niente male, se stai con le persone giuste ti puoi divertire ovunque. Quindi da mezzanotte fino alle 5 del mattino siamo stati a scuola, dove c'erano delle case gonfiabili(cosa abbastanza gay), il toro su cui cerchi di restare sopra il più a lungo possibile(cosa parecchio figa, il mio massimo è stato 20 secondi, not bad), e poi c'è stato un mago che non era male, era simpatico e ha fatto fighi tricks.
Ho appena riletto quello che ho scritto e sinceramente il mio italiano è così schifoso che quasi mi vergogno, quasi. Raga, lo sapete, quando dicono che ti scordi la tua lingua quando sei un exchange non è una leggenda metropolitana, it's freaking true.
Questa è l'ultima settimana di scuola e se proprio devo essere sincera, anche al solo pensiero di finire scuola mi viene da piangere. Io amo scuola qui. Isn't it crazy? E al solo pensiero di tornare alla scuola italiana mi viene da piangere, ma per il motivo opposto. Scuola italiana del cavolo. Quanto fa cagare, ma quanto.
Softball sta andando benino, ho giocato un paio di volte, I hit a single once(sinceramente non so come tradurlo quindi lo lascio in inglese, sorry), peccato che basketball era 100 volte meglio, mooolto più divertente, del tipo che ogni volta che vedo una palla da basket divento tipo una bambina e inizio ad urlare:"Giochiamo, giochiamo, giochiamo!". Cose che non volete vedere. trust me.
Che altro dirvi, tra poco si torna a casa e non voglio nemmeno parlarne perchè il solo pensiero mi fa piangere per ore quindi questo è tutto quello che dirò al riguardo. Sto pensando di fare un post sulle differenze tra l'Italia e gli Stati Uniti ma ci metterò un pò e lo pubblicherò probabilmente quando starò in Italia.
I think that's it! Have a wonderful day bellissimi.

with da date

with host sister


#da date


Squad looking on point

Federica

martedì 21 aprile 2015

Sfortunato Spring Break, Timing & Prom

Da quando sono arrivata qui ho imparato parecchie cose: come fare la lavatrice, come giocare a basket(kind of), come insultare qualcuno in 10 modi diversi in inglese, come aprire ilemio locker in meno di 5 secondi, e tante altre cose, ma la cosa che in questi mesi mi è diventata chiara è una: il tempismo è importante. Ammetto di aver iniziato a pensare a questo concetto dopo essermi finalmente, e tristemente,ere tutte e nove le puntate di How I met your mother, ma ho capito perfettamente cosa significa quando due diverse cose durante Spring Break sono successe: la prima è quando la mia host family ha deciso di voler andare alle Cascate del Niagare per un paio di giorni durante le vacanze. Tutte gasate ci informiamo sui vari costi e scopriamo che è meno costoso andare nella parte canadese, e non nella parte americana, in New York. Così prenotiamo l'hotel in Canada e, okay, avremmo dovchiedere amila cosa un pochettino più approfonditamente, ma dopo aver pagato per l'hotel mando un messaggio alla mia coordinatrice chiedendole se avevo bisogno di un foglio firmato dalla mia hostmom o una roba del genere per andare in Canada. Lei mi risponde dicendo che non posso andare in Canada senza un visto altrimenti non sarei riuscita a tornare in America, e che, ovviamente, il visto ci mette più di un mese per arrivare, io avevo circa una settimana. Goodbye Niagara Falls! Inutile dirvi che i soldi per l'hotel non erano rimborsabili. Ah, la vita, la vita, che cosa meravigliosa. Secondo momento in cui un pò di timing avrebbe aiutato è stato quando uno degli ultimi giorni delle vacanze, un'amica mi scrive chiedendomi come stavo e cosa avevo fatto durante le vacanze. Quando le risponde che non avevo fatto molto, lei mi dice che pensava fossi andata alle Cascate del Niagara, e quando io le ho detto di non essere andata, mi risponde dicendo che se avesse saputo che non avessi fatto nulla mi avrebbe assolutamente invitata ad andare con lei in Florida. In fucking Florida. Inutile fare ulteriori commenti, potete immaginare quello che pensato. Fuck.
Ma la vita va avanti e momenti brutti lasciano il tempo a momenti belli, nelle ultime settimane sono stata parecchio impegnata con Softball, ogni settimana abbiamo almeno due partite. Mi piace parecchio come sport, inutile dirvi che faccio schifo, non riesco a prendere una palla nemmeno per salvarmi la vita, e by the way, una palla da softball sembra piccola e carina ma fa un male cane se ti tocca. Ho lividi ovunque. Una settimana fa ho anche giocato in una partita, strano ma vero! Ho avuto due strike, un ball e un foul e poi ho avuto il terzo strike, ma almeno ho giocato, e per me è davvero tanto. Oggi ho giocato per la seconda volta, e ho avuto 4 balls quindi sono andata direttamente to first base. C'ho messo giorni per capire le regole del softball, quindi se non capite che sto dicendo tranquilli, non siete gli unici, io ogni tanto devo ancora chiedere che minchia is going on.
In about 3 settimane ci sarà il Prom, il ballo più famoso a cui vanno i juniors e i seniors. Voi mi conoscete, vi ho raccontato una storia divertente che è successa a homecoming, una che è successa a snowcoming e quindi ovviamente, ne avrò una per prom. Prom è in 3 settimane e già ho una storia da raccontarvi. Inutile dirvi che io sono parecchio sfortunata quando si parla di ragazzi, mi piacciono sempre i ragazzi sbagliati e io piaccio sempre a ragazzi che a me non piacciono.
Era sera ed ero in camera mia a leggere un libro quando un tipo con cui avevo chimica lo scorso trimestre mi scrive. E fin qui tutto apposto, siamo amici e ogni tanto capita che ci scriviamo. Dopo un pò che parliamo mi chiede se ho intenzione di andare al prom. Lui è un sophomore, quindi secondo anno, e loro non vanno al prom. Gli rispondo di sì, che ancora non avevo un vestito ma che sarei andata probabilmente con amici. Dopo aver parlato per un pò se ne esce con:"Beh, ecco un'idea: dovremmo andare al prom insieme". E lì è iniziato il panico. Prima di tutto perchè non puoi chiedere a qualcuno di andare al prom con un messaggio, semplicemente non si può fare. Gli americani normalmente lo chiedono in modi super carini e originale, e lui me lo chiede con un messaggio. UN MESSAGGIO! La cosa che dovete capire è che lui è davvero un bravo ragazzo, è gentile, simpatico, dolce... e ovviamente non mi piace. Che ve lo dico a fa, si sa che succede ogni volta. Mi piace un ragazzo ed è uno stronzo, piaccio a qualcuno che è dolce e simpatico e lui non mi piace. E' come se la vita non vedesse l'ora di prenderti per il culo. Like seriously. E mi sento uno schifo a scrivere che... gli ho detto di no. Lo so, lo so, mi sento una persona orribile, ma che dovevo fare? Dire di sì solo perchè è educazione? Tutto ciò è successo qualche settimana fa, e dopo avergli detto di no(in un modo molto gentile però, ho cercato di fare la persona carina così gli ho detto che volevo davvero andare solo con amici) mi aspettavo che mi smettesse di parlare o qualcosa del genere. Tutto il contrario. E' super gentile con me, alcune volte mi aspetta al mio armadietto e mi accompagna in classe, oggi mi ha portato un biscotto dalla caffetteria(quei biscotti sono la fine del mondo, dio mio anche solo al pensiero sbavo come un cane). Offendetemi, picchiatemi, guardatemi con ribrezzo, fate quello che volete perchè me lo merito. Mi sento una persona orribile. Gli ho detto di no e ancora è super gentile con me. Life sucks. LIFE SUCKS. And I suck too.
Ma dato che io non mi arrendo e cerco sempre modi per imbarazzarmi, ho deciso di invitare un'amica, sì amicA, to prom. E non è che sono andata da lei e le ho semplicemente chiesto di essere il mio date per prom, nono, l'ho fatto in the true american way.
Anche lei gioca a softball con me, quindi appena ho visto una cosa del genere su Pinterest non ho potuto resistere. Ovviamente lei ha detto di sì ed era super sorpresa quando ha trovato quella scritta in camera sua.
Ow, la mia host mom mi ha appena chiesto scherzando se sto scrivendo di quanto amo la mia hostfamily e di quanto sono fantastici e di quanto mi mancheranno quando partirò e poi mi fa che le mancherò molto aaaaaaw! Poi ci stanno questi momenti che semplicemente mi mettono una tristezza addosso assurda perchè, as sad as it sounds, io non voglio tornare a casa. Forse c'è una minuscola patre di me che vuole tornare, ma è davvero davvero minuscola. E da una parte sono contenta di essere triste di partire perchè vuol dire che mi trovo bene qui, ma un'altra parte di me si chiede perchè non voglio tornare a casa.
Ecco, la mia hostmom ha ovviamente dovuto rovinare il momento carino: ultimamente sto uscendo ogni weekend e mi sa che l'hostmom si sta un po' facendo scazzare perche' non sto mai a casa tra softball e amici ma per una volta che ho una vita! Settimane fa mi chiedevano sempre peche' non provavo a chiedere a qualcuno di uscire con me o cose del genere e ora che esco si arrabbia. Ah, la vita, la vita, che cosa meravigliosa.
Ma direi di smettere di lamentarmi, nornalmente cerco sempre di parlarvi sia di cose belle che di cose brutte, non voglio mai soffermarmi troppo su cose negative. Quindi direi che e' tutto prima che inizi a lamentarmi di qualcos'altro.
Ciao bellissimi, remember that you only live once.

Federica